PIANO D’AZIONE BIOLOGICO 2022
Le istituzioni dell’Unione Europea hanno dato ascolto alle istanze di numerosi individui e organizzazioni di riferimento del settore biologico, molto preoccupati per il forte ritardo accumulato nel percorso di stallo causato dall’emergenza Covid-19.
A seguito di ciò, si sta ultimando il Regolamento 2018/848 approvato dal Parlamento, ma ancora in fase di completamento con una serie di atti secondari che dovranno intervenire sulla zootecnia biologica.
L’obiettivo della Commissione europea è quello di portare un nuovo piano d’azione per la produzione biologica che dovrà essere attuato entro il 2030, per permettere al settore biologico di avere un maggiore impatto sulla produzione alimentare futura.
Il piano d’azione di riferimento è stato stilato dopo l’analisi dei risultati del piano d’azione del 2014-2020, suddividendo le azioni previste in tre punti di forza da attuare:
- stimolare la domanda e garantire la fidelizzazione del cliente;
- incentivare la conversione e rafforzare l’intera catena del valore biologico;
- sviluppare contributi destinati alla campagna biologica per la sostenibilità ambientale.
Questi tre assi saranno supportati da 23 azioni che saranno indicate nel Regolamento in uscita nel 2022, ciascuna supportata dalle diverse risorse dei fondi monetari destinati al biologico.
Ci sarà un supporto più forte per la politica comune agricola, si vedrà la già conosciuta PAC mobilizzata a fornire un completo e più semplificato supporto di implementazione al piano d’azione sopra citato. Con l’impegno finanziario stanziato per l’agricoltura biologica, si include l’assistenza tecnica e il trasferimento di informazioni e pratiche migliorative per le colture organiche; e con un successivo rafforzamento dei controlli, si punta alla ricerca di un rapporto collaborativo generale per stabilire la base di una nuova struttura di lavoro. 
Per supportare le ambizioni di questo piano d’azione la Commissione Europea intende destinare almeno il 30% del budget per la ricerca e l’innovazione delle operazioni destinate alle campagne agricole, alle aree forestali e a quelle rurali. Attuando ciò si intende anche preservare tutte le problematiche legate al malfunzionamento dell’eco-sistema terra come l’inutilizzo delle terre, la conclusione della biodiversità genetica di animali e piante, ma anche della non rotazione continua della coltivazione nei terreni.
Le istituzioni dell’Unione Europea hanno dato ascolto alle istanze di numerosi individui e organizzazioni di riferimento del settore biologico, molto preoccupati per il forte ritardo accumulato nel percorso di stallo causato dall’emergenza Covid-19.
A seguito di ciò, si sta ultimando il Regolamento 2018/848 approvato dal Parlamento, ma ancora in fase di completamento con una serie di atti secondari che dovranno intervenire sulla zootecnia biologica.
L’obiettivo della Commissione europea è quello di portare un nuovo piano d’azione per la produzione biologica che dovrà essere attuato entro il 2030, per permettere al settore biologico di avere un maggiore impatto sulla produzione alimentare futura.
Il piano d’azione di riferimento è stato stilato dopo l’analisi dei risultati del piano d’azione del 2014-2020, suddividendo le azioni previste in tre punti di forza da attuare:
- stimolare la domanda e garantire la fidelizzazione del cliente;
- incentivare la conversione e rafforzare l’intera catena del valore biologico;
- sviluppare contributi destinati alla campagna biologica per la sostenibilità ambientale.
Questi tre assi saranno supportati da 23 azioni che saranno indicate nel Regolamento in uscita nel 2022, ciascuna supportata dalle diverse risorse dei fondi monetari destinati al biologico.
Ci sarà un supporto più forte per la politica comune agricola, si vedrà la già conosciuta PAC mobilizzata a fornire un completo e più semplificato supporto di implementazione al piano d’azione sopra citato. Con l’impegno finanziario stanziato per l’agricoltura biologica, si include l’assistenza tecnica e il trasferimento di informazioni e pratiche migliorative per le colture organiche; e con un successivo rafforzamento dei controlli, si punta alla ricerca di un rapporto collaborativo generale per stabilire la base di una nuova struttura di lavoro.
Per supportare le ambizioni di questo piano d’azione la Commissione Europea intende destinare almeno il 30% del budget per la ricerca e l’innovazione delle operazioni destinate alle campagne agricole, alle aree forestali e a quelle rurali. Attuando ciò si intende anche preservare tutte le problematiche legate al malfunzionamento dell’eco-sistema terra come l’inutilizzo delle terre, la conclusione della biodiversità genetica di animali e piante, ma anche della non rotazione continua della coltivazione nei terreni.
Avrai info aggiornate sui nuovi prodotti disponibili